Storia dell’Istituto
L’Opera Pia Ospizio Bancalari per gli Artigianelli con sede in Chiavari, trae la sua origine dal Sacerdote Francesco Bancalari fu Giovanni, il quale ne ordinò la fondazione e ne costituì la dote coi suoi testamenti olografi datati 15 Febbraio 1882 e 2 Giugno e 19 Dicembre 1883, depositati in atti del Notaio Regio Benedetto Bancalari di Chiavari il 9 Ottobre 1884.
Il Sacerdote Francesco Bancalari dispose nel modo seguente della sua rendita di Lire 21.185:
- per un terzo la destinò al ricovero di fanciulli maschi orfani, abbandonati o appartenenti a famiglie che non fossero in grado di mantenerli al fine di fornire loro un’educazione religiosa, morale e civile, di esercitarli in un’arte e di istruirli convenientemente;
- per un terzo ad una fondazione per l’istruzione dei fanciulli maschi discendenti dal padre dell’Istitutore, per far loro conseguire gradi accademici in Università anche fuori dello Stato e di perfezionarli negli studi. Essendo cessata la linea maschile della discendenza del fu Giovanni Bancalari, la fondazione non ha più avuto ragion d’essere ed il suo patrimonio è stato annesso a quello del ricovero per i fanciulli, secondo la volontà del Fondatore;
- per un terzo all’erezione di una Sede Vescovile in Chiavari.
Legava inoltre all’Ospizio, oltre al terzo della suddetta rendita, la sua casa padronale, sita presso il torrente Rupinaro, con porzione di giardino attiguo nella quale impiantare l’Ospizio stesso.
Designava, per l’attuazione di dette disposizioni testamentarie, apposita Commissione composta dal Presidente della Società Economica di Chiavari, dall’Arciprete della Parrocchia di San Giovanni Battista, del Prevosto della Parrocchia di San Giacomo e d’uno dei discendenti del fu Giovanni Bancalari.
L’Opera Pia fu eretta in Ente Morale con R. Decreto 23 Febbraio 1884.
L’Opera Pia degli Artigianelli, avente pure sede in Chiavari, fu fondata dal Sacerdote Canonico Giuseppe Guerello, che ne promosse l’Istituzione associandosi ad altri benemeriti cittadini.
Provvedeva al ricovero dei fanciulli maschi poveri, orfani od abbandonati oppure appartenenti a famiglie che non erano in grado di mantenerli, educarli ed istruirli convenientemente che si trovavano nelle condizioni previste dallo Statuto, al fine di fornir loro una educazione religiosa e civile, come pure di esercitarli in un’arte e di istruirli convenientemente.
Fu eretta in Ente Morale con R. Decreto 1° Settembre 1884.
Entrambi questi Enti, che perseguivano esattamente gli stessi fini, vennero raggruppati sotto una sola Amministrazione e con la denominazione di ENTI RAGGRUPPATI “Ospizio Bancalari per gli Artigianelli” ed “Opera Pia degli Artigianelli in Chiavari”, con R. Decreto 20 Maggio 1897.
L’opera lungimirante di Francesco Bancalari e Giuseppe Guerello, sacerdoti operanti in epoca ostile al loro stato di consacrati come storicamente riconosciuto, ha prodotto un’inestimabile ricchezza che oggi ritroviamo nella realtà dei fatti e per la quale è doveroso esprimere un deferente omaggio. Tale ricchezza non è solo materiale, ovvero costituita unicamente dai beni mobili e immobili che oggi appartengono all’istituzione, ma è comprensiva dei valori di alto pregio morale e spirituale derivanti dal sano idealismo, dal prezioso tempo, dalla costanza e dalla determinazione che quegli uomini di Dio hanno donato agli altri durante tutto l’arco della loro vita.
Sembra doveroso menzionare anche le Suore di Santa Marta, i Padri Scolopi delle Scuole Pie S. Giuseppe Calassanzio ed i Capi d’Arte con l’aiuto dei quali, fino a non molti anni fa, questo Istituto ha potuto perseguire i propri fini statutari.
Infine si ricordano i numerosi Benefattori che hanno contribuito a formare il patrimonio di questa Fondazione, patrimonio che permette all’Istituto di finanziare le proprie attività in piena autonomia.
Con sentenza del 7 Aprile 1988, n°396, la Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art.1 della Legge 17 Luglio 1890, n°6972, nella parte in cui non prevede che le IPAB regionali e infraregionali possano continuare a sussistere assumendo la personalità giuridica di diritto privato, qualora abbiano tutti i requisiti di un’istituzione privata. Con il Decreto Legislativo del 4 Maggio 2001, n°207, si impone il riordino delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, a norma dell’art.10 della Legge 8 Novembre 2000, n°328.
Con Deliberazione della Giunta Regionale n°1548 del 5 Dicembre 2003 l’Ente è stato ricondotto al regime giuridico di diritto privato, con denominazione Istituto Bancalari-Artigianelli, ai sensi della Legge Regionale 1 Marzo 1994, n°8, in ottemperanza al D.L. 4 Maggio 2001, n°207 ed ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n°6/REG del 18 Marzo 2003, coordinato con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n°7/REG del 28 Marzo 2003. In data 24.12.2003 è stato registrato a Chiavari, al n°2381/1, l’atto (n° del repertorio 30584 – n°9349 di raccolta) del Notaio Dott. Alberto Cecchini con il quale il Consiglio di Amministrazione ha dato atto, anche ai fini della trascrizione nei pubblici registri e della voltura catastale, che fanno parte del patrimonio dell’Ente trasformato gli immobili risultanti dall’inventario approvato nella seduta del 6 Agosto 2003.
La Regione Liguria, con Decreto del Dirigente del Settore Affari Legislativi n°2189 del 18.05.2017, ha definito il procedimento di approvazione delle modifiche statutarie, come da istanza del Consiglio di Amministrazione di questa Fondazione; il regime contabile dell’Istituto è pertanto divenuto economico-patrimoniale, in linea con quanto stabilito dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°1631 del 21.12.2012.
Storicamente, le attività tramite le quali questa Fondazione persegue i suoi fini istituzionali sono:
- corsi di formazione professionale;
- doposcuola pomeridiano per gli studenti delle medie inferiori e superiori.
Un tempo, nella Sede di Viale Millo 9 era attivo un convitto: accoglieva i ragazzi che studiavano nelle scuole del circondario o che frequentavano i corsi professionali svolti dall’Istituto stesso. Esisteva infatti un laboratorio di falegnameria, una tipografia, un laboratorio per calzolaio dove Maestri Artigiani insegnavano il mestiere.
In particolare, la tipografia è nata nel 1927 grazie alla donazione del T. Colonnello Benedetto Accorsi – primo Podestà di Chiavari; per una clausola della donazione, era obbligata a stampare il settimanale La Sveglia, giornale a carattere politico religioso, organo della Curia Arcivescovile di Chiavari. Nel 1944, La Sveglia sospendeva le pubblicazioni e nel Maggio 1945 riprendeva ad uscire con il titolo Il Risveglio. La stampa del settimanale – divenendo troppo onerosa e togliendo risorse all’assistenza dei ragazzi – è cessata alla fine degli anni ’60. Nel 1974, il Consiglio di Amministrazione di questo Istituto ha accolto la richiesta avanzata dal Pro Rettore del Seminario Vescovile di Chiavari e le collezioni dei giornali La Sveglia e Il Risveglio sono state affidate alla custodia della Biblioteca del Seminario.
Anche il doposcuola era funzionale ai ragazzi del convitto.
Attualmente, i corsi sono gestiti autonomamente da un Ente di Formazione Professionale – anch’esso senza fini di lucro – in parte supportato economicamente da questa Fondazione. Si tratta dell’Ente FORMA – Chiavari, che ha a disposizione in comodato gratuito quasi tutto il Piano Terra e il Piano Primo, oltre ad un manufatto adiacente alla Sede dove è stato realizzato, e recentemente ristrutturato, il laboratorio didattico di termoidraulica.
Il doposcuola è invece gestito direttamente dall’Istituto.
Dal 2016, è stato organizzato, sempre direttamente da questa Fondazione, un corso gratuito di lingua inglese rivolto a quindici studenti particolarmente meritevoli delle scuole superiori, dalla classe prima alla classe quarta; tra questi quindici, al termine dell’anno scolastico, ne vengono selezionati due che hanno la possibilità di godere di un soggiorno didattico gratuito di due settimane in Inghilterra.